domenica 1 luglio 2007

L'Universo della Coscienza e della Conoscenza...

Da poche settimane, durante le mie normali attività come sempre mi capita ho dato libero sfogo alla mia coscienza.
Il quesito più grande per me è relativo a ciò che mette in relazione la nostra coscienza di esseri umani con la conoscenza di ogni singolo essere vivente e di ogni sistema olonomo ed autonomo in grado di nascere riprodursi e morire, modificando la sua forma e quindi acquisendo conoscenza ed informazione. Tra questi ultimi, si possono a pieno titolo inserire i pianeti, i sistemi solari le stelle, i buchi neri ...


Gli ecosistemi sono forme viventi all'interno dei sistemi planetari ed addirittura si possono trovare ecosistemi distribuiti fra più di un sistema autolonomo (autonomo ed olonomo).


La forma e' il deus ex-machina del flusso energetico ed e' in maggior parte determinata dall'informazione contenuta in ogni sistema autolonomo sia esso essere vivente oppure forma vivente.


Ricordo sempre con stupore, il momento in cui appresi che ciò che i nostri sensi colgono dal Creato non e' solo Conoscenza esteriore ma ben più vi è di consolidato nel cogliere la Coscienza di ciò che ci circonda.


Concettualmente non può essere ridotto a nessuna forma elementare la coscienza essendo essa la parte trascendente della conoscenza.

Infatti, quando noi diciamo di conoscere qualcosa pur se ci siamo applicati a fondo e razionalmente ne comprendiamo la costituzione ed il fine, nulla possiamo addurre di più che una mera relazione fra la nostra memoria e la struttura del creato.

Rimane infatti la parte trascendente che in parte giustifica il fine di ciò che apprendiamo razionalmente, ma che ben più gratifica l'essenza di ciò che sappiamo.





Un dubbio mi assale ogni qualvolta rimango sopito fra il sonno e la
veglia...

Un mondo di luci mi abbaglia e sordi rumori si fanno strada non pattraverso il mio udito senso giacchè vibrano dentro la mia
forma ...

venerdì 12 gennaio 2007

Riguardo la teoria della relatività...[epistole con il Prof. Bartocci]

02/07/06 11:23
to: bube231@yahoo.it

Caro Professore

ricevo con molto entusiasmo la sua risposta e devo ammettere che sono colpito da cio' in cui lei crede.
Lei dice di non conoscere a fondo la teoria delle particelle come io non ho la sua conoscenza della scienza classica almeno da un punto di vista epistemologico, ma credo fermamenente che lo spazio non sia vuoto: ne' quello del macrocosmo ne' tantomeno quello del microcosmo.

Prima di continuare nella discussione vorrei raccontarle un sogno, che io feci qualche tempo fa'.
Circa sette anni or sono, durante uno dei miei viaggi del destino fra Messina e Torino, la mia percezione del mondo cambio' profondamente...
Avevo da poco sostenuto l'esame di Fisica Dello Stato solido, e quindi avevo ancora freschi i concetti di meccanica quantistica.
Questo servira' da contoaltare a spiegare il mio sogno...

Il sogno iniziava con una visione del mio corpo sospeso nell'Oceano con una miriade di pesci ed improvvisamente il mare si prosciugava..
Stranamente i pesci ed il mio stesso corpo, per un momento rimasero come sospesi, memori ancora del liquido salino che li sosteneva fino ad un momento prima, salvo poi precipitare per essere risucchiati dal vortice creatosi!
La cosa piu' bella viene adesso.... Infatti nel vortice che via via si faceva piu' piccolo, paradossalmente finivo per trovarmi in un luogo dove le fluttuazioni che vedevo e nelle quali mi sentivo sospeso, non erano certo quelle marine, ma per lo piu' erano tappeti di pura energia...
Ero immerso nel vuoto di un angolo remoto di Universo e riuscivo a vedere stelle pianeti lune asteroidi ... comete, buchi neri...
Tutto mi sembrava connesso ed io ero libero di fluttuare su questi tappeti energetici che permeavano tutto cio' di visibile ed invisibile vi fosse!
Il sogno allora si interruppe, ed io ancora un po' sudaticcio riuscivo a malapena a sentirmi uguale al momento prima dell'essermi assopito.
Avevo sognato qualcosa che vuoto non era affatto !
Mi sembrava tutto piu' chiaro adesso, anche il fatto che i pianeti e le stelle si allontassero o si avvicinassero era legato alle ondulazioni di questi tappeti energetici, come anche elettroni, quark, leptoni e qualsivoglia particella possa esistere risultava ondulatoriamente legata o svincolata...

Il sogno ha risvegliato in me alcuni miei pensieri di fanciullo quando con enorme stupore guardavo la natura meravigliandomi al suono del vento fra i rami degli alberi o nell'abbacinarmi all'alba a guardare per ore il mare rifrangersi contro gli scogli...

Tornando al punto di partenza, posso sinceramente affermare di non credere che il vuoto sia assenza, anzi da un punto di vista epistemologico, non potrebbe chiamarsi nemmeno cosi'. Il mezzo sia esso materiale o puramente energetico (ma quale sarebbe la differenza poi ...?) e' in continuo movimento, pur se il livello di energia, riferito a quello che noi consideriamo come zero e il piu' basso possibile ma esiste...
Soprattutto lo scambio fra energia e materia avviene per accoppiamenti di ritmi elementari, quali la fisica moderna spiegherebbe con le stringhe o superstringhe ovvero anche con le lamine vibranti della teoria-M.
Le stesse particelle esisterebbero come costituite tutte da una miscelazione di ritmi elementari: stringhe o lamine che siano...
Non mi dilungo sull'aspetto teorico che non e' quello fondamentale, ma voglio sottolineare che alcune scoperte recenti soprattutto in campo sperimentale aprono squarci sulla probabile esistenza di un vuoto che fluttua tra livelli energetici positivi e negativi, dove quelli negativi sono da intendersi come prestiti di energia. Un esempio su tutti, sono i cosiddetti condensati di Bose-Einstein i quali sono costituiti da atomi che sotto particolari condizioni si accoppiano debolmente gli uni agli altri e formano una nube coerente di materia, paradigma duale della luce coerente di un laser.
Orbene questi oggetti, di natura superfluida sono stati generati sia a bassissime temperature dell'ordine del miliardesimo di Kelvin sia a temperature prossime allo zero Celsius: la cosa spaventosa e' che potrebbero contenere un' energia elevatissima a bassissime temperature...

Sembrerebbe che l'Universo sia praticamente costituito da tali fluidi almeno nella sua parte oscura.

Infatti i modi ondulatori di queste stringhe o lamine vibranti, si accoppierebbero per generare tutte le interazioni esitenti e per costruire i mattoni delle particelle elementari: leptoni, quark, gluoni, fotoni, etc...
Un altro risultato elegante ed illuminante, e' che sulla scorta del principio di simmetria e di dualita', i feomeni sulla scala del macrocosmo possano essere riproposti sulla scala del microcosmo, sulla base del fatto che le vibrazioni elementari si modificano nella loro frequenza per adattarsi alle scale piu' grandi (natura schiumosa dello spazio-tempo), mantenendo il loro contenuto energetico proprio come accade ad un pendolo nella quale l'oscillazione dipende
esclusivamente dalla lunghezza del braccio (f= 1/(2*PI) (g/L)^1/2) pur se l'ampiezza delle oscillazioni cambia al cambiare della massa appesa al filo.

Concludendo, credo che lo spazio-tempo sia di natura discreta ovvero che esistano sia quanti di spazio che di tempo, come sembrerebbe essere probabile alla luce delle recenti scoperte... Cio' comporta che l'intero Universo sia per sua natura permeato di modi ondulatori, sia di energia che di materia, ma che tali modi peraltro infiniti vengano a comporsi da una combinazione di modi elementari finiti.
La cosa piu' strabiliante e' che paradossalmente la meccanica quantistica e la stessa teoria della relativita', pur negando l'esistenza dell'etere, possano un giorno' finire per essere completate in un unico edificio nel quale l'etere abbia il suo ruolo sincretico.

Per quel che mi riguarda, sto approfondendo la mia conoscenza sull' epistemologia perche' credo la scienza attuale, sia ammalata di protagonismo e soprattutto non ricordi come essa stessa sia nata si sia modificata, per poi riprendere il cammino di partenza o abbandonarlo completamente.
Sono fermamente convinto che fra le pieghe di tutta l'opera classica nulla sia piu' vibrante ed in fermento come l'idea di un "medium" sincretico fra massa ed energia, onda e corpuscolo, luce ed ombra etc. etc. Soprattutto credo che il passato e' immutabile mentre il futuro sia da modellare....

Umilmente

Angelo Signorino

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02/05/06 19:47
from: bube231@yahoo.it
Caro Ingegnere,

la ringrazio molto per l'interessante messaggio, con il rincrescimento che la fiducia che esso sottintende nelle mie capacita' di fisico sia mal riposta. Purtroppo so assai poco di fisica delle particelle, e di oggetti elusivi quali il bosone di Higgs. Le confessero' che sono pure assai perplesso sull'"invenzione" del concetto di particelle mediatrici di un "campo" quali il gravitone. Come sa, io sono un sostenitore della teoria dell'etere, sicche' un campo non puo' essere altro che uno stato di perturbazione di questo, e ogni forza nient'altro che una "vis a tergo", dipendente non solo dalla posizione e dalla struttura dell'oggetto materiale che la subisce, ma anche evidentemente dalla sua "velocita' assoluta", forza gravitazionale inclusa. La fisica moderna e' purtroppo lontanissima da queste vedute, ma io sono persuaso che sia lei ad essere su una cattiva strada, e non io, indegno seguace del "cartesianesimo". Continuo a ritenere sulla questione assai piu' convincenti i tentativi "primitivi" di De Pretto (se si e' rivolto a me immagino conoscera' la memoria presentata nel punto G di: http://www.cartesio-episteme.net/listast.htm), oppure quelli piu' sofisticati di M. Michelini, che troverebbe nel punto 2 di: http://www.cartesio-episteme.net/ep8/ep-forum.htm
(li trovo epistemologicamente affini all'impostazione dianzi descritta).

In attesa di conoscere sue eventuali riserve sul punto di vista da me ritenuto unico capace di descrivere razionalmente la realta' fisica, ricambio molti cordiali saluti,

UB

--
Prof. Umberto Bartocci
Via Gigliarelli, 62
06124 PERUGIA
indirizzo email alternativo: bube231@yahoo.it
http://www.cartesio-episteme.net/

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01/25/06 17:35
to: bartocci@dipmat.unipg.it

Salve prof. Bartocci

Sono un'appassionato di fisica ed in particolare di fisica delle particelle.
Pur se ho tradito questa mia passione studiando ingegneria elettronica, ho
sempre continuato a pensare di fisica e matematica e ad osservare il mondo ed
il comportamento umano secondo gli occhi dubbiosi e curiosi di un fanciullo.
A parte tale considerazione ho alcuni dubbi da sottoporle...

Onestamente ho il sospetto che la teoria della gravita' abbia a che fare con
l'esperimento di Michelson -Morley MM.
Per ora e' solo una congettura che mi e' balenata, all'indomani di un immersione profonda
sullo studio del modello standard (ormai sette anni fa').

Ad ogni modo, il mio dubbio mi porta a supporre che, le smagliature dell'esperimento MM siano da ascrivere oltre all'infondatezza di alcuni dei metodi usati, soprattutto all' impossibilita' attuale di sondare le interazioni gravitone-fotone.

Come congetturo' Einstein la luce e quindi l'insieme dei fotoni, segue una traiettoria non lineare o meglio perturbata dalla presenza del campo gravitazionale.
Questo lo condusse a capire il legame tra massa ed energia o meglio a percepirne la identita' di natura.
Tuttavia nulla puo' dirsi su come tale legame si eserciti o meglio su come il singolo fotone riesca a sentire la massa attraverso la gravita' da essa esercitata. In effetti nulla puo' dirsi sul fatto che la luce stessa non influenzi la materia e quindi la gravita' medesima.

Ma ragionando solo sul primo dubbio, cio' mi ha portato a considerare che:

1) lo scambio gravitone-fotone potrebbe spiegare perche' le interazioni tra la luce e la massa (luce-specchio) siano non lineari e non stazionarie.

2) le singolarita' dello spazio-tempo potrebbero scaturire da tali interazioni o esserne da esse influenzate.


Voglio precisare che il mio dubbio scaturisce dalla congettura che l'etere possa essere iln realta' il fantomatico campo di Higgs e che esso si manifesti attraverso l'accoppiamento gravitone-fotone dove il gravitone potrebbe esso essere il bosone di Higgs...

Cosa ne pensa?

Umilmente
Angelo Signorino

lunedì 8 gennaio 2007

Della materia e della energia

Da ragazzo mi entusiasmavo, durante le mie battute di pesca sportiva col mio babbo e mio fratello, come l'oscurità del cielo nascondesse tutto ciò che vi era dentro compresi noi stessi, appollaiati sugli scogli, lungo il litorale più bello che esiste a Messina e credo anche nel mondo intero: lo stretto omonimo della città della Madonna della Lettera.
La cosà più strana ed al contempo immediatamente sincera e pacificante era la bellezza della natura tra mare e cielo, di notte, cieca dell'ormai assolata giornata appena trascorsa ma pavidamente orgogliosa di mostrare ancora il suo enorme fascino...

Sintesi di questo stato di realtà era la cattura del pesce, fin dall'attacco all'amo, il sussulto della canna contro gli scogli, l'energia sprigionata era lì concentrata, ma non limitata dall'animale catturato e ancora non salpato, meno che quella del pescatore notturno proteso con i muscoli sugli scogli impervi...

Tutto quello spettacolo racchiudeva una parte di spazio e di tempo, nella quale noi miseri attori muovevamo i nostri corpi sullo sfondo della realtà...

giovedì 28 dicembre 2006

Della materia e dei suoi stati

La materia è l'esempio piu' immediato di cosa noi indichiamo con la realtà che osserviamo.